La “Tiella” di Gaeta

E’ composta da due sottili strati circolari di pasta, posti uno sull’altro, chiusi lungo i bordi per compressione. Il ripieno è di solito costituito da prodotti di terra o di mare, o da entrambi, secondo la fantasia della massaia. Va cotta al forno in teglie preferibilmente di rame.
Non è semplice a farsi, perché una buona tiella deve risultare umida nel ripieno, e morbida e non inzuppata nella pasta esterna, che deve essere sottile. Inoltre deve essere ben cotta anche nella sfoglia inferiore.
Il suo sapore è molto particolare e conquista immediatamente e universalmente.
Le più diffuse:
di polpi, di sarde o alici, di scarola e baccalà, di scarola-acciughe ed olive di Gaeta, di formaggio di capra (formaggette) ed uova, di cipolla (la migliore per gli intenditori), di spinaci, ecc....