La trasformazione del territorio con coltivazione dell'incolto
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dai documenti del Codex Diplomaticus Cajetanus
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Doc 427 |
Monastero di S. Martino di Itri metà produzione di olio, vino e grano ma per i lavori da compiere per “pastenare” il “montem incultum” versa un contributo di un oncia d’oro e 5 taremi.
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Doc 435 del 5 novembre 1313 |
Monastero di S. Martino di Itri un terzo del prodotto per una terra già in parte produttiva.
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Doc. 445 del 1 novembre 1323 |
Monastero di S. Maria di Itri un terzo del prodotto per “… terram suam cultam et montem totaliter incultum”.
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Doc. 446 |
Per terreno Monte Christi in Gaeta costituito da “oliveto silvoso et destructo et monte inculto et arrido dicto oliveto contiguo” un decimo frutti e 7 grani d’oro.
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Doc 450
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Monastero di S.Maria di Itri per “montem incultum” in località Le Valli, 2 tareni d’oro. |
Doc 454 del 12 luglio 1332 |
Monastero di S.Maria per sei appezzamenti di terra “partim culti et partim totaliter inculte” , un decimo dei frutti e 2 grani d’oro. Si doveva provvedere a “ sterrupare, stroppare, ammacerare, laborare et pastinare bonis olivis, vitibus et ficubus et aliis arboribus fructiferis”.
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Doc 458 del 15 gennaio 1335 |
Chiesa di San Giovanni in località Le Fratte di Itri, per un terreno parzialmente coltivato ad olivo e poi da una “certa quantitate montis totaliter inculti et scirposi” da “stroppare” prima di ”mundificare e pastinare”.
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Doc 482 del 15 dicembre 1354 |
S.Maria di Itri per un terreno già coperto da olivi ed un “monte inculto” in località “lu Campanaru” un decimo dei frutti e 10 grani d’oro.
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Doc. 561 ottobre 1379 |
Monastero di S. Martino, per un terreno già “pastinato” con olivi e viti” in località “Casale delli caprari” , il terzo dei frutti.
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Doc. 588 del 31 marzo 1488 |
S. Maria di Itri, per “possessio olivarum cum quodam monte inculto” da mettere a produzione, un terzo dei frutti. |