XIa edizione
Le Vie di Gaeta
Percorso Gastronomico Culturale
27-28 Settembre 2013
Tempo di bilancio per l’undicesima edizione, dello storico percorso gastronomico culturale Le Vie di Gaeta, organizzato dall’ Associazione Gaetavola con la collaborazione del Comune di Gaeta. A qualche giorno dalla chiusura dell’evento, a conti fatti, si può parlare assolutamente di grande successo e record di presenze.
“Parafrasando uno dei più grandi attori brillanti della storia del nostro cinema, Totò, posso dire che è la somma che dà il totale, e la somma dei numeri delle Vie di Gaeta 2013 dà un totale che parla sicuramente di successo e record assoluto di presenze delle nostre manifestazioni. Penso sia inutile contare dieci, quindicimila o più contatti nelle 6 ore di svolgimento dell’evento, credo invece che il dato importante sia quello delle presenze estere a Gaeta, veramente numerosissime, che danno ragione alla nostra politica di destagionalizzare i nostri eventi. Sono sempre di più le realtà che attraverso la valorizzazione delle proprie eccellenze sono riuscite a ritagliarsi un importante spazio economico, culturale, turistico. Che si tratti di gastronomia, ambiente, patrimonio storico, qualità della vita, cose tra l’altro, tutte presenti nella nostra città, in una qualità sicuramente tendente all’alto, una comunità accresce il proprio potenziale sfruttando consapevolmente queste caratteristiche, con risultati apprezzabili di cui poi usufruiscono tutti.
Da sempre pensiamo che la crescita culturale è sinonimo dello sviluppo sociale ed economico di una città e quindi anche dell’offerta al pubblico che ne deriva, per questo motivo da 11 anni, organizziamo un percorso cultural gastronomico con eventi collaterali che mirano a mettere in risalto la storia della città ed il suo legame con il cibo, vera risorsa sulla quale attirare l’attenzione di un turista attento e desideroso di conoscere quanto di buono offra il nostro Paese; come sottolineato più volte, il cibo è sicuramente cultura e presentare i piatti della propria tradizione è sicuramente raccontare al proprio ospite un po’ di storia della propria città. Dalla consapevolezza della propria identità storica, di cui l’enogastronomia è parte fondamentale, in quanto penso racconti, al di là dei grandi eventi, il quotidiano di un popolo e quindi dal connubio tra cibo e promozione del territorio, che ne deriva, si può ripartire per stimolare un’ economia di recupero delle produzioni storiche e di qualità, in specie al Sud, concetto poi su cui abbiamo assegnato il premio Gaetavola 2013, che favorisca una promozione vera che abbia reali ricadute sul piano turistico, come indubbiamente fanno Le Vie di Gaeta da dieci anni a questa parte.” Il commento all’evento del Presidente di Gaetavola Cosmo Pesigi.
Cosa dire dell’incredibile successo del percorso gastronomico di sabato 29 settembre, cosa dire che non si sia già detto e raccontato da undici anni a questa parte, undici anni di successo sempre crescente, che quest’anno ha raggiunto sicuramente numeri inimmaginabili. Migliaia di persone hanno affollato Via Indipendenza la stretta e lunga stradina pedonale con i suoi vicoli a spina di pesce, ancora allegramente addobbata di rosso e verde, per la festa, di pochi giorni prima, in onore dei SS. Cosma e Damiano. Questo antico Borgo marinaro e contadino è da anni il palcoscenico ideale, anche grazie alle sue particolari caratteristiche architettoniche, per rappresentare al meglio l’identità di una comunità, tramite l’incontro tra la antica tradizione culinaria ed i luoghi storici che l’hanno generata.
Manifestazione tra le prime ad aver diffuso l’esperienza del cibo di strada, conosciutissima e apprezzata, è ormai divenuta tra gli eventi più significativi del nostro paese nell’ambito dello street food, anche grazie alla sua struttura organizzativa semplice e vera, lontana dai format preconfezionati e simili tra loro di tanti altri eventi, proprio perché fatta da gente semplice e vera, gli abitanti stessi del Borgo; dalle 17,30 decine di massaie si sono prestate a sfamare le persone che affollavano Via Indipendenza proponendo il meglio della loro cucina, composta da vari tipi di pesce, verdure, l’immancabile Tiella, street food per eccellenza, e tante altre pietanze, alcune addirittura improvvisate al momento, come dei semplici spaghetti aglio e olio, per soddisfare le centinaia di richieste che ogni banco riceveva nelle sei ore circa di percorso.
Una manifestazione in continuo divenire, organizzatissima e allo stesso tempo improvvisata al momento, accompagnata nella sua convivialità, fino a tarda serata dalle suggestioni sonore eseguite da giovani musicisti, sotto la direzione artistica di Antonio Masiello. La riscoperta degli antichi sapori, è stata, come già da qualche anno, ulteriormente arricchita dalla valorizzazione del Follaro, antica moneta del Ducato di Gaeta ( IX-XII sec. ) che, riprodotta fedelmente dall’Associazione, è la valuta ufficiale della manifestazione.
Ad aprire il percorso sono ritornati dalle 16,30, in P.zza Vincent Capodanno, Giochi d’arte e merende d’altri tempi, un laboratorio di arte e creatività e momento di riscoperta delle antiche merende organizzato in collaborazione e a cura delle associazioni Arianna Onlus e Novecento.
Numerosi bambini hanno realizzato un grande e bellissimo tappeto fatto di forme e colori con matite colorate, pennelli e tanti materiali di riciclo. Questo gioco creativo ha lo scopo di coinvolgere i bambini in un percorso educativo ed artistico di arte-terapia, una disciplina che ha tra gli obbiettivi quello dello sviluppo armonico della creatività e dell’autostima, fondamentali per nella crescita pisco-cognitiva del bambino; durante e al termine a ristoro delle fatiche fatte, tutti i bimbi hanno potuto degustare le antiche merende dei loro nonni.
Venerdi 27 settembre, ha aperto la manifestazione, presso il ristorante Le Sale del Regina, di Maurizio Gaudino, Vico Cavallo, 2, la cerimonia di assegnazione del Premio Gaetavola 2013, un riconoscimento che va annualmente da dieci anni a coloro che interpretano al meglio le finalità e i temi più cari all’associazione, in questa undicesima assegnato all’Azienda Agricola Vannulo di Antonio Palmieri, tra le più importanti nella produzione della mozzarella di butala, che si trova a Capaccio Scalo, in provincia di Salerno.
“Dopo aver assegnato il premio, lo scorso anno, a Carlo Petrini, storico fondatore di Slow Food, paladino mondiale dell’enogastronomia di qualità e in special modo della biodiversità, ci siamo siamo trovati di fronte al non semplice quesito di chi premiare dopo di lui. Trovare un nome che potesse reggere il confronto e allo stesso tempo marcasse in maniera importante il primo Premio Gaetavola del secondo decennio non era facile. Dopo un’ attenta riflessione, convinti di non poter trovare nell’immediato una figura in grado di competere col Petrini, abbiamo scelto di tornare al territorio, a quelle aziende, produttori, persone, che già spesso avevamo premiato nel corso di questi dieci anni, e che sono e restano i veri protagonisti delle tradizioni cibarie del nostro paese e di conseguenza di quel turismo enogastronomico a loro legato.
Proprio in considerazione di questi elementi, dopo un’importante ricerca nel territorio a noi circostante, si è deciso di assegnare il premio all’ Azienda Vannulo, un’ azienda che ben sposa i principi a noi cari, per l’interpretazione etica e biologica della propria produzione, tanto da rappresentare un esempio d’eccellenza nella realizzazione di uno dei cibi più famosi in Italia, la mozzarella.” Questo il commento di Cosmo Pesigi, Presidente di Gaetavola.
Menu proposto
- Benvenuto delle Sale della Regina: Misto di salumi abbinati a Franciacorta Brut
- Prima portata degustazione: La bufala che abbraccia il mare (mozzarella di bufala Vannulo, gambero al vapore, pesto di basilico)
- Seconda portata degustazioneo: la bufala che abbraccia la terra (mozzarella di bufala Vannulo accompagnata da zucchine, friggitelli e pomodorini – ricotta di bufala Vannulo con crostino di pane e caviale di melanzane)
- Vino abbinato: San Matteo Bianco (100% Fiano) – Az. Vitivinicola Alfonso Rotolo – loc. San Matteo - Rutino (SA)
- Dolce: yogourt bianco Vannulo con vellutata all’arancia e budino Vannulo gusti misti
Il Premio, uno splendido quadro con il fronte retro di un Follaro in oro, veniva ritirato da Nicola Palmieri figlio di Antonio. La cerimonia, impreziosita dalle importanti parole di Cosmo Mitrano Sindaco di Gaeta, e del Sindaco del comune gemellato di Frontignan La Peyrade (Francia) presenti in sala con una delegazione, veniva aperta in maniera assolutamente imprevista e informale da Massimo Cerofolini, giornalista enogastronomico di Radio 2 RAI. Cerofolini autentico estimatore dei prodotti Vannulo, si trovava di passaggio a Gaeta, quando folgorato dal cartellone che annunciava la degustazione contattava l’associazione per partecipare alla serata, che per altro era già esaurita; il simpatico Massimo non si arrendeva neanche di fronte al sold out e si metteva speranzoso in lista in attesa di qualche rinuncia. La sua costanza gli permetteva di essere tra i cento fortunati che hanno potuto apprezzare le delizie di Vannulo, e di raccontare cosi a tutti la sua esperienza con questi fantastici prodotti, esperienza fatta di 450 e più Km, da Roma al punto vendita di Capaccio.
Chiusura per le parole del Sindaco di Gaeta Mitrano “Il rinnovarsi, da più di dieci anni, con grande successo dell'evento Le Vie di Gaeta, sono la migliore testimonianza di una valida ricetta di promozione della nostra città, che l'Associazione Gaetavola propone miscelando in modo ottimale i vari ingredienti. Il connubio tra gastronomia e storia, che si ritrova puntualmente nei percorsi della manifestazione, è sicuramente vincente. Obiettivo della nostra Amministrazione è quello di favorire ulteriormente lo sviluppo di tali iniziative, puntando cosi ad un rilancio nazionale ed internazionale delle eccellenze e delle peculiarità della nostra bella Gaeta".