Riuscire a promuovere una città, una qualità e stile
di vita finalizzato al benessere psico-fisico, ed al tempo stesso creare i
presupposti per due giorni di allegria, relax, convivialità, buon cibo e vino di
prestigio.
Erano questi gli obiettivi che l’Associazione Gaetavola si proponeva
di raggiungere sin dalla prima edizione nel 2004 e probabilmente ci sta
riuscendo, come è facilmente intuibile dalle foto. Sin dal pomeriggio di venerdì
22 maggio una folla via via crescente di visitatori è giunta nella piazza per
immergersi in un festoso clima che ha alla fine contagiato tutti.
Tutto era stato predisposto per accogliere al meglio gli ospiti: una location
particolarmente idonea come Piazza della Libertà, recuperata alla sua bellezza
colorata e lussureggiante e finalmente fruibile nel modo migliore; un
allestimento elegante, ergonomico, che dava la sensazione di trovarsi in casa
propria con una miriade di amici per quanto era amichevole e piacevole; una
buona musica opportunamente condotta dal DJ Max che faceva da piacevole
sottofondo a chiacchiere, risate, bambini che si muovevano felici ed in piena
sicurezza; ed infine il cibo ed il vino, di alta qualità servito da esperti
produttori.
E’ veramente importante il cibo, ma non solo per gli aspetti nutrizionali o
sanitari: è un collante, unisce e riunisce le persone, produce benessere
psichico e predisposizione alla socializzazione.
E già dal venerdì si respirava quest’aria di festa dovuta senz’altro al piacere
di stare insieme con gente di buon umore che visitava gli stand, assaggiava
tutte le prelibatezze apprezzandone il gusto e non solo. Infatti ogni produttore
aveva anche la capacità di raccontare una storia, la storia al tempo stesso
cultura e tradizione di prodotti che provengono da centinaia d’anni di saperi
contadini e marinari, suscitando grande interesse nel pubblico che mostrava di
percepire nettamente le sensazioni descritte per raccontare la leggenda
dell’oliva di Gaeta o la storia del Pallagrello.
Entrando
nel dettaglio degli aspetti eno-gastronomici il prodotto tipico per eccellenza
di Gaeta è stato presentato dai migliori produttori di Tiella della città, ai
quali si sono affiancate le massaie, vere artefici del recupero, circa 7 anni
fa, di questa pietanza che stava precipitando nell’oblio dei cibi poveri.
Questa manifestazione ha invece contribuito a ridarle la dignità storica e
culturale che merita, e che tutti i produttori, ormai consapevoli del suo
valore, hanno presentato nelle sue molteplici varietà, a base di pesce o di
verdure.
Altri prodotti hanno avuto la giusta evidenza a cominciare dalle famose olive di
Gaeta, altra specialità tipica del territorio, che accorti olivicoltori
valorizzano anche attraverso un ottimo olio extravergine. Infatti sia Paolo
Arzano che Flaminio D’Urso che Cosmo Di Russo attraverso le proprie aziende
producono olio ed olive la cui qualità è ormai certificata a livello nazionale e
tutti i visitatori hanno potuto apprezzarne il gusto durante le due serate.
Novità della manifestazione di quest’anno, molto apprezzata, è stata la presenza
di uno stand per la degustazione delle alici salate di Gaeta, altro prodotto
parte integrante di una cultura gastronomica antica.
A
Gaeta, come in molte città di mare, la produzione delle alici salate
rappresentava un modo efficace di conservazione degli alimenti, in modo
particolare dei prodotti della pesca, che attraverso la salagione potevano
essere consumati in condizioni di carenza alimentare e comunque durante tutto
l’anno. Ed insieme alla Tiella le alici salate sono state le protagoniste della
mattina del sabato quando, alle due scolaresche di Gaeta e SS. Cosma e Damiano,
i soci dell’Associazione insieme al produttore di Tielle Carlo Avallone hanno
mostrato le modalità di preparazione di questi due prodotti.
Altro obiettivo di Gaetavola è contribuire a tramandare i saperi legati alla
produzione di cibo alle giovani generazioni e gli alunni hanno partecipato con
entusiasmo a questa lezione "magistrale" durante la quale hanno avuto la
possibilità di fare delle Tielle che sono state anche cucinate in modo che i
ragazzi potessero addirittura portarle a casa per rendere partecipi anche i
genitori di questa particolare ed interessante iniziativa. Queste iniziative
danno un senso più ampio alla cultura del cibo che merita attenzione e
soprattutto maggiore dignità per le valenze positive ad esso connesso e la
presenza entusiasta di due scuole testimonia la validità di questi messaggi.
Il sabato pomeriggio gli stand sono stati letteralmente presi d’assalto da
tantissime persone, degustatori attenti e consapevoli, curiose di assaggiare e
conoscere origini, storia, ingredienti delle numerose specialità proposte.
Particolarmente visitati anche gli stand di un produttore di salsicce ed altri
salumi, Tucciarone, che preparava un originale piatto degustazione con un
assaggio di salumi, olive e formaggi tipici della zona di Maranola,
caratteristico borgo che domina il Golfo di Gaeta; e l’azienda Vestini
Campagnano-Poderi Foglia, che ha recuperato un antico vitigno di Terra di
Lavoro, nel Casertano, per ottenere un vino, il Pallagrello, gustoso ed
aromatico che sta avendo riconoscimenti dagli addetti ai lavori.
In conclusione
due giorni di festa vera, sincera, vissuta dalle persone nel modo migliore, in
una piazza che è diventata una casa dove tutti si trovavano a proprio agio;
l’ottimo cibo ed il vino sono stati il collante perfetto per momenti di convinta
convivialità.