VII Edizione
La Tiella di Gaeta
STORIA, TRADIZIONE
E DEGUSTAZIONE
21-22 Maggio 2010
In un maggio caratterizzato da una continua instabilità e variabiltà
metereologica su tutta la penisola italiana, Gaeta regala ancora una volta ai
suoi cittadini e a tutti i suoi visitatori due giornate, venerdi 21 e sabato 22,
di sostanziale bel tempo, senza pioggia e con numerosi e lunghi sprazzi di un
caldissimo sole, contribuendo così anche all’ottimo successo della VII edizione
de“La Tiella, l’oliva e le alici di Gaeta” expòcultural-gastronomico organizzato
dall’Associazione di Promozione Sociale Gaetavola in collaborazione con il
Comune di Gaeta, e la patnership della Pro Loco Gaeta e dell’Istituto
Alberghiero IPSSAR di Formia.
Degustazioni, cultura del cibo e la “musica
felice” di Dj Max Guadalaxara hanno attratto nelle due serate le migliaia di
visitatori nel villaggio salotto allestito da Gaetavola in Piazza della Libertà
a due passi dall’antico quartiere del “Borgo”, leggendario luogo d’origine della
regina assoluta di questa manifestazione la "Tiella".
Proprio riguardo la
leggenda intorno alla nascita di questo tradizionale piatto gaetano
l’associazione Gaetavola in occasione dell’apertura di questa edizione della
manifestazione ha proposto, dopo una accurata ricerca storica, la propria
“versione dei fatti” . Tutto ebbe inizio nel 1508, quando Ferdinando il
Cattolico diede inizio ai lavori, ultimati poi nel 1538 dall’Imperatore Carlo V,
di ampliamento delle fortificazioni della città con la costruzione di un nuovo
fronte di terra per rendere la fortezza di Gaeta davvero imprendibile.
Il nuovo
fronte di terra si estendeva dal monastero della Trinità fino alla Porta Carlo
V. Questa costruzione, che oggi si definirebbe una “grande opera”, richiese
numerosa manodopera, per cui furono reclutati oltre ai lavoratori locali circa
500 scalpellini pugliesi per lavorare la pietra, elemento principale per la
costruzione dei poderosi bastioni. Molti di questi scalpellini furono seguiti
anche dalle loro famiglie, che si stabilirono nel “borgo” di Gaeta, creando così
contaminazioni culturali e linguistiche.
Forse è proprio il modo di cucinare che
subisce le contaminazioni maggiori: infatti, è proprio in questo contesto,
attraverso la fusione di questi due “mondi”, che nasce la tiella così come la
conosciamo.
Una storia antica di emigrazione e lavoro un incontro culturale e di
contaminazioni linguistiche e gastronomiche che racconta un po’ di Gaeta e dei
Gaetani.
“Credo che questa edizione abbia in linea di massima confermato il
successo incredibile dello scorso anno, ma al di là dei numeri, quello che
veramente ci ha fatto piacere è stata l’atmosfera di grande convivialità e
familiarità creatasi tra tutti i presenti, con la riscoperta del piacere della
piazza come luogo d’incontro, e penso che la “Tiella “ e gli altri prodotti
siano stati collante per stringere tutti attorno ad un ideale grande tavola
imbandita.” ha commentato il Presidente di Gaetavola Pesigi.
Le due serate si
sono scorse via piacevolmente offrendo numerosi motivi di conoscenza e
valorizzazione, i molti avventori che nei due giorni hanno calcato Piazza della
Libertà hanno potuto scoprire antichi sapori e tradizioni, attraverso le
degustazioni e le preparazioni dal vivo delle massaie e della Federazione
Italiana cuochi sez. di Latina, che quest’anno si sono protratte fino a tarda
serata con piatti d’alta cucina che hanno deliziato tutti i presenti rimasti.
Sabato 22 mattina dedicata alla IV edizione della “Scuola di Tradizioni”, un
piccolo importante evento nell’evento con cui l’associazione Gaetavola mira a
preservare e tramandare le tradizioni gastronomiche della città. Partecipano
quest’anno due classi della scuola primaria "Sebastiano Conca" di Gaeta. I 35
bambini hanno avuto così la possibilità di conoscere da vicino tutti gli
ingredienti necessari e la preparazione della “tiella” e delle “alici salate”,
due delle più antiche tradizioni gastronomiche della loro città; di seguito
sotto la guida del maestro d’impasto Carlo Avallone, uno dei più conosciuti
produttori di tiella cittadini, e con l’aiuto dei giovani cuochi dell’ Istituto
Alberghiero di Formia, hanno potuto prepare delle piccole tielle da portare a
casa.
In serata il presidente Pesigi consegnava da parte dell’associazione
un’attestato al merito ad una massaia per lo spirito innovativo avuto con la
produzione di una particolarissima “Tiella di frutta”. Ad accompagnare tutte le
degustazioni di tiella, olive e alici, la vera novità di quest'anno, gli ottimi
vini Lambrusco e Lancelotta dell'Az. Agricola Vittorio Cottafavi di Campagnola
Emilia (RE) che ha accontentato al meglio tutto il pubblico presente proponendo
tutta la gamma dei suoi prodotti mossi, fermi, secchi e amabili. Si ringraziano
Il Comune di Gaeta, la Federazione Italiana Cuochi sez. di Latina e l’Istituto
Alberghiero IPSSAR di Formia, tutti i nostri sponsor, ma in special modo tutte
le massaie, produttori e le decine di nostri soci per l’attività volontaria che
prestano permettendo lo svolgimento e il successo di tutti i nostri eventi.