14 Maggio 2010
La Tiella l'oliva e le alici di Gaeta - VIII Edizione - Programma del convegno 150°: IL CIBO PREUNITARIO
Venerdi 20 maggio ore 18,00
Sala esterna Ristorante Pizzeria Rosso Margherita - P.zza XIX Maggio, 15
Ad aprire, venerdì sera 20 maggio alle ore 18,00, l’VIII edizione de "La Tiella,
le olive e le alici di Gaeta" storia, tradizione e degustazione sarà, presso la
sala esterna del ristorante pizzeria Rosso Margherita, sito proprio alle spalle
di Piazza della Libertà dove storicamente si svolge l’evento, un
interessantissimo convegno sul tema “il cibo preunitario”.
La manifestazione, infatti, è inserita nell’ambito delle celebrazioni del
150°anniversario dell’Unità d’Italia, e proprio in relazione a questo il
convegno “il cibo preunitario” traccerà un po’ di storia e delle abitudini
enogastronomiche italiche preunitarie e, in special modo, quelle della nostra
città e del territorio circostante che furono l’ultimo teatro degli eventi che
portarono all’unità nazionale.
Coordinerà la discussione il Prof. Giuseppe Nocca, autore di uno studio sulla
storia della gastronomia del nostro territorio, accompagnato dall’Avv. Alberto
Barletta dell’Az. Vestini Campagnano, primi ad aver recuperato la storica uva di
terra di lavoro, da cui il vino Pallagrello bianco e rosso, che allietava le
tavole dei Borboni; e da Carlo Andrea Di Nitto, membro del comitato cittadino
per il150° nonché socio di Gaetavola, con una digressione storica su uno degli
elementi fondamentali della cucina nazionale: l’Oliva di Gaeta. Seguiranno
degustazioni a tema sul cibo preunitario con la Federazione Italiana Cuochi –
Sez. di Latina coordinata dal Prof. L. Lombardi; la Pizzeria del Porto con il
mastro tiellaro Carlo Avallone e la Taverna di Mino. Altro contenuto
significativo a livello storico per questa edizione della Tiella sarà
indubbiamente l’esordio, come moneta di scambio di tutti gli eventi Gaetavola,
del Follaro metallico che andrà a sostituire, dopo nove anni, il suo pari valore
(0,50 €) cartaceo mandandolo definitivamente per cosi dire “fuori corso”,
realizzando così un “ponte” emotivo e in questo caso tangibile con un altro
pezzo di storia della nostra città, il periodo del Ducato di Gaeta.