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ANNO SCOLASTICO 2002/03
STATO NUTRIZIONALE ALUNNI III ELEMENTARE
DISTRETTO SANITARIO FORMIA-GAETA

(CONFRONTO CON AA. SS. 1998/99 E 2000/01)


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Ormai da anni le indagini epidemiologiche, riguardanti lo stato nutrizionale in età evolutiva, dimostrano un costante aumento dell’incidenza di eccedenza ponderale, favorito da stile di vita fondamentalmente sedentario, regimi dietetici scorretti e, talvolta, disturbi relazionali genitori-figli.

Secondo il rapporto 2003 dell'Istituto Auxologico Italiano di Milano, il Lazio ha raggiunto il non invidiabile primato assoluto in Italia dell'obesità infantile: ragion per cui il Distretto sanitario Formia-Gaeta della AUSL Latina sta tentando di comprendere ed arginare il fenomeno attraverso iniziative informativo-formative, interventi psicologici e screening auxologici, così come raccomandato dall'Istituto Nazionale Ricerca Alimenti e Nutrizione (I.N.R.A.N).

Il nostro ultimo lavoro, comunicato il 28 novembre 2003 all'VIII° Congresso Nazionale dell'Associazione Nazionale Specialisti in Scienza dell'Alimentazione (A.N.S.i.S.A.) svoltosi a Verona, è stato attuato in collaborazione con le Direzioni didattiche di Itri, Minturno, I, II Circolo di Formia e I Circolo di Gaeta, con gli Istituti Comprensivi “G. Rossi” di SS. Cosma e Damiano, “V. Pollione” di Formia, “G.. Carducci” e “P. Amedeo” di Gaeta, e con il coordinamento scientifico dell’Istituto Italiano di Patologia Ambientale e di Ecologia (I.I.P.A.E.).

Esso è consistito, tra l'altro, in uno screening auxologico degli iscritti alla classe III elementare nell'a.s. 2002/03 e nella revisione dei dati di due precedenti ricerche sempre relative alla classe III, effettuate nell'anno 1998/99 (con il coordinamento scientifico dell'I.N.R.A.N.) e nel 2000/01 (con il coordinamento scientifico dell'I.I.P.A.E.).
Lo stato nutrizionale dei soggetti, per quanto riguarda la malnutrizione per eccesso, è stato valutato facendo riferimento ai cut-off di Indice di Massa Corporea (I.M.C.) per l'età evolutiva, proposti nel 2000 da Cole per definire le condizioni di normalità, sovrappeso ed obesità; la malnutrizione per difetto è stata accertata mediante gli I.M.C. per sesso e per età francesi di Rolland-Cachera, classificando come sottopeso i soggetti con I.M.C. < o = al 10° percentile.
Nell'anno scolastico 2002/03 gli alunni studiati sono risultati con un’età media di 8,7 aa. (range 8-10,2); un peso corporeo medio pari a 34,4 Kg. (range 17,7-68,4); un’altezza media di 1,336 m. (range 1,162-1,513); un I.M.C. medio di 19,47 (range 11.22-31,21).
L'analisi dello stato nutrizionale per sesso (Dia. 1) ha evidenziato, in particolare, una percentuale di obesità del 20,1% nel sesso maschile (+2,6% rispetto al sesso femminile); nelle femmine il sottopeso è stato pari al 3,7% (+2,4% rispetto al sesso maschile).
Dal confronto con gli screening precedenti effettuati nello stesso territorio (Dia. 2) appare chiaro che, a fronte di una sostanziale stabilità negli anni della percentuale dei soggetti sottopeso, v’è stato un costante incremento della percentuale di individui obesi, che nello stesso periodo sono passati dal 15,9% all’attuale 18,8% (+2,9%), mentre la condizione di sovrappeso è aumentata solo dello 0,9%.
Nonostante qualche segnale incoraggiante nella modificazione delle abitudini alimentari rilevato nel corso dei nostri studi precedenti ed in attesa della verifica degli interventi educazionali in essere, riteniamo indispensabile adottare ancora piu’ attente regole di prevenzione dell'obesità infantile, partendo dalla gravidanza, insistendo sugli interventi di informazione-formazione alimentare, oltre che di promozione dell'attività motoria.
La sana alimentazione ed il precoce stile di vita attivo (che coinvolga i genitori e che sia specifico per età, tipo di famiglia e di ambiente) rappresentano infatti l’unico sistema in grado di contrastare efficacemente i fattori primari di rischio delle malattie cardiovascolari tipiche dell’età adulta.

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E’ indispensabile, inoltre, in armonia con le recenti “Linee guida per una sana alimentazione italiana” a cura dell’I.N.R.A.N., l’educazione alla qualità e alla sicurezza degli alimenti e al gusto della buona tavola: in sostanza l’uso dei piatti semplici e salutari della tradizione mediterranea (Dia. 3), quali ad es. pane ed olio d’oliva, pasta e fagioli arricchita con erbe aromatiche delle nostre terre, spaghetti al pomodoro, oltre che di frutta fresca di stagione (limitando gli snack dolci e salati del commercio).
Appare infine necessario intervenire sulla precoce diffusione dei disturbi del comportamento alimentare (anoressia, bulimia, disturbo da alimentazione incontrollata), in relazione, spesso, alla incapacità del soggetto di definire i propri bisogni e quindi in una situazione di vero e proprio “dispiacere alimentare”.
a cura del Dr. Fiorenzo Verrico
medico dietologo, socio Gaetavola



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