Anche se è un po’ prematuro presentare un bilancio su quello che sarà l’annata 2004, un’analisi sul percorso compiuto può essere fatta.
La primavera e l’inizio dell’estate, sono state caratterizzate dal tempo piovoso che non è certamente una caratteristica climatica di Gaeta. Questo ha favorito lo svilupparsi della peronospora (una delle ampelopatie più temibili per la vite), durante la fioritura e in epoche successive, inoltre il microclima reso particolarmente umido dalle frequenti piogge, non ha favorito l’allegagione sulle varietà precoci. In alcune zone limitrofe le perdite di uva sono state ingenti. I vecchi contadini sostengono che una primavera così non succedeva da molto tempo.
Fortunatamente, verso la metà di luglio l’umidità è calata notevolmente e questo ci ha aiutato non poco a combattere il patogeno.
Atttualmente le condizioni sanitarie dell’uva sono ottime, l’analisi sul moscato mostra un ritardo sulla maturazione rispetto al 2003 ma penso che si inizierà a vendemmiare le varietà bianche verso la metà di settembre, e quelle rosse a fine mese. |